"LIBANO" è un'opera realizzata nel 2014 e rivisitata oggi, nel 2020, dopo l'esplosione che ha distrutto gran parte della città di Beirut.
"LIBANO" è un canto nostalgico. La protagonista è Monà Hallab, cantante soprano libanese che ha vissuto in prima persona gli eventi che negli ultimi anni hanno scosso il Paese. All'epoca delle riprese, Monà raccontava il suo Libano come un paese diviso, ma ne cantava l'immensa bellezza.
Il video tenta di narrare il corpo come un corpo/nazione diviso, di cui non possiamo vederne l'interezza, la voce come rivolta, una rivolta popolare, fatta di persone, di storie, di nostalgie: il pezzo cantato da Monà Hallab è una canzone tradizionale libanese che si intitola "Ritorno al bel paesino mio".
Una nazione divisa, ma una voce unica e potente.
Nel video è presente un'altra figura, che osserva, ma non agisce, non prende parola.
"Quanto sappiamo in Europa di ciò che accade oggi in Libano?
C'è voluta un'esplosione per attirare i notiziari e poi è caduto di nuovo il silenzio mediatico.
Quanto arriva in Italia di ciò che accade oltre i nostri confini?
E di quello che arriva cosa ne facciamo?"
Queste e altre sono le riflessioni che vogliono scaturire dall'opera.
Dopo il canto nostalgico, un silenzio profondo. Fatto solo di sguardi.
Le due attrici, una di fronte all'altra, respirano, si guardano ma non si toccano.
Sono due sponde dello stesso mare.
LIBANO è un invito a guardare negli occhi Monà e il suo Libano... per poi prendere parola.
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